Codice Identificativo Regionale: cos’è il CIR e come si ottiene
Angela Pierdonà2023-11-02T08:55:28+01:00Dal 25 Marzo 2023, è stato istituito l’obbligo per tutti i proprietari di strutture ricettive o affitti brevi, di inserire il Codice Identificativo Regionale nel sito web delle strutture ricettive e all’interno delle OTA.
Cos’è il CIR – Codice Identificativo Regionale?
Il CIR (Codice Identificativo Regionale) è un codice alfanumerico associato alla struttura ricettiva, che serve per comunicare ufficialmente l’inizio dell’attività, e riguarda anche gli affitti brevi di appartamenti con contratto di affitto ad uso turistico (che operano senza obbligo di Partita Iva). La normativa sul Codice Identificativo Regionale è contenuta nella legge n°58 del 28 giugno 2019.
Il proprietario di una struttura ricettiva deve riportare il CIR, anche se gestisce la sua struttura in forma non imprenditoriale.
Attraverso il Codice Identificativo Regionale le strutture entrano a far parte della apposita banca dati delle strutture ricettive, istituita dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.
Il Codice Identificativo Regionale è stato istituito per contrastare l’evasione fiscale, controllare il corretto versamento della Tassa di Soggiorno nei comuni in cui è prevista e favorire le strutture ricettive che agiscono con trasparenza.
Per richiedere il codice è meglio rivolgersi agli enti preposti della propria regione per ricevere informazioni accurate su come ottenere il codice identificativo. Le modalità possono variare in base alla legge regionale.
I titolari di strutture ricettive o coloro che svolgono attività di intermediazione immobiliare devono inserire il CIR. L’inosservanza comporta sanzioni che vanno dai 500€ ai 5000€.